“Ci sono cani che hanno un valore aggiunto, un po’ come accade anche per le persone. Quando vengono a mancare per un atto spregevole e non per l’ineluttabilità del ciclo della vita, il dolore è ancora più grande”. Sono parole piede di dolore e di rabbia quelle dei volontari della Protezione Civile. Murdock, il cane morto qualche giorno fa, vittima dell’ennesimo boccone avvelenato, era uno di loro. “Era un cane da ricerca Hrd – spiegano – appositamente addestrato per localizzare resti umani. Faceva parte del nostro gruppo di cani da soccorso, che non sono solo preziosi compagni membri delle nostre squadre, ma sono anche strumenti fondamentali per la nostra attività di ricerca e salvataggio. Grazie alla loro straordinaria capacità olfattiva e alla loro resistenza, questi animali sono in grado di localizzare persone scomparse anche in situazioni di emergenza, come terremoti, alluvioni o incendi. Oppure persone disperse in un bosco o in altri luoghi inaccessibili. Il loro contributo è stato determinante in numerose operazioni di salvataggio: un’eventuale perdita è un duro colpo per tutta la squadra”. Per di più se avvelenato.
“L’atto di avvelenamento è un’offesa sia all’animale, sia alle persone che lavorano con lui, sia alle comunità che aiuta a proteggere. Così, l’Unione volontari di Protezione Civile chiede alle autorità competenti “di fare tutto il possibile per identificare e perseguire i responsabili di questo atto ignobile. Ci auguriamo che questo tragico evento possa servire da monito per tutti e che si possa lavorare insieme per garantire la sicurezza e il benessere degli animali da soccorso”. L’ennesimo caso di avvelenamento ha fatto ripiombare San Marino nel terrore del killer dei cani. Incubo sul quale sembrava essere stata messa la parola fine nel mese di aprile scorso con l’arresto del presunto killer, Giorgio Cellarosi, che ora si trova agli arresti domiciliari. Ma non è così. “Questi crudeli atti – commenta dopo ultimi avvelenamenti il segretario di Stato al Territorio, Matteo Ciacci – sono un attacco diretto alla sicurezza e alla fiducia nella nostra comunità. La priorità è chiara: punire i responsabili e rafforzare le misure di prevenzione. Lavoreremo senza sosta per assicurare che il nostro territorio resti un luogo sicuro per tutti”. A questo proposito, la Segreteria invita la cittadinanza “a collaborare attivamente con le autorità, segnalando prontamente qualsiasi comportamento sospetto. La tutela dell’incolumità pubblica e la salvaguardia del nostro territorio passano anche attraverso la partecipazione attiva e responsabile di ciascun cittadino. La sinergia tra istituzioni e popolazione è il baluardo più efficace contro chi cerca di seminare paura e disordine”.